Modellati dai corsi d'acqua e in epoca remota dal ghiacciaio del Piave e dei suoi affluenti, i versanti delle colline del Prosecco tra Conegliano e Valdobbiadene sono dal 2019 patrimonio mondiale dell'UNESCO.

La bellezza del paesaggio, caratterizzato dai filari di viti inerpicati su colli dalle improbabili pendenze, fa tutt'uno con la bontà del suo vino, ormai rinomato in tutto il mondo: il Prosecco Superiore Conegliano-Valodobbiadene. DOCG dal 2009 l'intera zona raccoglie 15 comuni, tutti dediti ad una viticoltura di qualità vocata alla massima salvaguardia del patrimonio naturale.

Percorrere la strada del prosecco dove piccoli vitigni arroccati sui ciglioni coesistono con lembi di bosco, di foresta, di siepi sparse è sempre una splendida esperienza, qualunque sia la stagione scelta. I piccoli villaggi disseminati qua e là lungo il territorio, così come le numerose cantine, rappresentano una tappa quasi obbligata, magari per tirare un po' il fiato e degustare un ottimo calice di vino.
Il Prosecco Superiore è noto per lo più nella sua versione spumantizzata che va dalla tipologia Dry, la più amabile, a quella Extra Brut, la più secca.

Da segnalare per gli appassionati l'unica cru del Prosecco Superiore: quella del Cartizze, poco più di un chilometro di terroir caratterizzato da un microclima eccezionale che regala grandi spumanti dal bouquet intenso e floreale.